Meccanica organica dei comportamenti umani:
Se ipotizziamo che la definizione di follia
consista nella costante ripetizione dei medesimi comportamenti
con l’aspettativa di una diversa reazione,
la completa lucidità certamente appartiene a pochi di noi.
Il continuo verificarsi di circostanze quantomeno retoriche
di cui ci facciamo puntualmente partecipi,
circostanze dalle dinamiche altrettanto retoriche,
seguendo quasi con consapevolezza
uno scontato copione di schemi comportamentali cui,
per quanto si sforzi,
un’essere umano,
assistito da istinti di base,
convenzioni e tipiche dinamiche sociali
riesce statisticamente a sottrarsi in modo intenzionale molto di rado.
Perfino per le categorie di pensatori più indipendenti, calcolatori e meno influenzabili dalla volontà collettiva
la libertà si limita alla scelta di quando percorrere tali schemi e,
nei casi più brillanti, un’ approssimativa manipolazione delle conseguenze
al fine di farle coincidere con il proprio interesse.
Come se essere pezzi diversi sulla stessa scacchiera ci desse l’illusione di essere liberi di compiere qualsiasi tipo di movimento.
Tra pedoni ci si annoia,
l'alfiere dovrà accettare di incontrarsi con la torre di tanto in tanto,
il re è lento e non raggiunge la Regina,
lei stessa, nella sua totale lbertà,
invidierà quel peculiare movimento del cavallo,
movimento a lei negato.
Nessuno si pone domande e tutti inseguono ciò che non sono,
ma è sicuro come la danza a elle negata alla regina
che il pedone non passerà di punto in bianco
da un capo all’altro della scacchiera.
Il dinamismo frenetico
nasconde la sua totale prevedibilità abbastanza da renderla accettabile,
prevedibilità ulteriormente dissimulata da una meccanica organica.
Certo l'ipotetica presenza di un giocatore
dalla presunta onniscenza riguardo le meccaniche organiche
sarebbe comunque oscura alle pedine..
Tantovale non porsi il problema,
e non perdersi in deliranti speculazioni pseudo-filosofiche.
La conclusione è che preso atto di questo conviene adeguare le proprie mosse
al meglio delle proprie facoltà precognitive verso sviluppi a sè favorevoli.
@simoneflebus on Twitter
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